Fotografare Parigi con l'iPhone

Fotografare Parigi con l’iPhone

Durante il recente workshop a Parigi, abbiamo visitato alcune delle zone che offrono i maggiori spunti fotografici: il cimitero di Pere Lachaise, il quartiere della Defense, Monmartre, il lungo Senna, la Promenade plantee, ecc. Ho scattato qualche foto al volo con il cellulare, invitando i partecipanti a fare altrettanto, alternandone l’uso con la reflex.

Questo strumento infatti libera il fotografo da ogni preoccupazione di natura tecnica (tempi, diaframmi, messa a fuoco, esposizione, ISO, ecc.) “costringendolo” a concentrare l’attenzione sugli aspetti più importanti della comunicazione visiva, il contenuto e la composizione:

individuare linee e geometrie ed assecondarle,
evidenziare i contrasti,
posizionare correttamente il soggetto,
scegliere il migliore punto di ripresa,
fare ordine ordine nel caos,
cercare lo straordinario nell’ordinario

Il formato quadrato è perfetto perché libera il fotografo da ogni condizionamento, nel momento in cui dobbiamo inquadrare una determinata scena. Si parte da una visione neutra che possiamo caratterizzare in senso statico o dinamico mediante la composizione, la natura e posizione del soggetto, la prospettiva, l’andamento delle linee).

Le immagini che qui vedete sono state elaborate in prima battuta direttamente sul telefono con l’app Snapseed (disponibile anche per Android) – strumento molto versatile e completo – e successivamente “personalizzate” con un passaggio in Photoshop, mediante il quale è stato possibile, tra l’altro, ridurre il rumore in modo localizzato.

I file Jpeg prodotti dai cellulari infatti non hanno ancora la lavorabilità dei formati RAW prodotti dalle reflex: In condizioni di luce scarsa, la qualità agli alti ISO è piuttosto bassa, e diventa pessima se si vogliono recuperare le ombre o applicare tecniche HDR.

Presto on-line una selezione delle immagini scattate dai partecipanti al workshop.