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Dietro lo scatto: una leonessa in fuga

 

Questa immagine descrive una situazione particolare. Una leonessa si stava attardando sulla carcassa di un bufalo abbattuto dal suo branco nel corso della notte, quando è stata attaccata da un grosso maschio ed inseguita per qualche centinaio di metri.  Si nota chiaramente il muso del felino in fuga sporco di sangue.

In un safari fotografico cerchiamo di non limitarci ai classici “ritratti”, evitando soprattutto di fotografare gli animali in stato di inattività, sdraiati al sole. Realizzeremo le immagini migliori tenendoci pronti a cogliere quelle situazioni dinamiche che possono verificarsi in qualsiasi momento. Spesso è necessario “sacrificare” i bassi valori ISO per poter congelare i movimenti mediante il ricorso a tempi di scatto rapidi. L’Autofocus della macchina deve essere impostato sulla modalità “tracking” (inseguimento) e l’area di messa fuoco allargata quanto basta per poter “agganciare” il soggetto anche se non si trova al centro dell’inquadratura. Con la raffica infine avremo la possibilità di scegliere tra più scatti quello in cui la postura delle zampe del soggetto risulta più dinamica.

In questo caso, infine, il cielo nuvoloso ha evitato contrasti eccessivi. La luce morbida è da preferire sempre alla luce solare diretta, quando scattiamo ad animali selvatici o domestici.

Masai Mara, Canon Eos 5D3, Canon EF 300 mm f.2,8 IS L2 + moltiplicatore 2x

bean bag appoggiato al finestrino della Jeep

1/1000 – f.5,6 – 1600 ISO.

 

 

 

 

 

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